Dossier Legalità
Sommario

3. Principali politiche europee in materia di legalità
L'Unione Europea si impegna attivamente nella lotta alla corruzione e nella promozione della legalità attraverso un quadro legislativo e programmatico in continua evoluzione
2. Il ruolo della legalità nello sviluppo economico e sociale dell'Unione Europea
La legalità è un elemento strategico per la competitività e la prosperità nell'UE. La prevenzione e la lotta alla criminalità, inclusa la corruzione, sono considerate fondamentali per garantire un alto livello di sicurezza. La corruzione, in particolare, è definita dall'UE come un "euro-reato" a causa della sua dimensione transfrontaliera, minacciando i cittadini e indebolendo le società.
Si stima che:
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la corruzione costi all'Unione europea tra i 179 e i 990 miliardi di euro all'anno, pari fino al 6% del suo PIL.
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Il 70 % degli europei ritiene che la corruzione sia diffusa nel proprio paese, con un aumento di 2 punti rispetto al 2022 (Eurobarometro sulla corruzione 2023).
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Il 35 % delle imprese dell'UE considera la corruzione un problema per lo svolgimento delle proprie attività (Eurobarometro 2023).
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Il 59% delle imprese dell'UE concorda con l'affermazione secondo cui la corruzione e l'uso di conoscenze sono spesso il modo più semplice per ottenere determinati servizi pubblici (Eurobarometro 2023).
Per le camere di commercio, promuovere la legalità significa supportare un ambiente in cui le imprese possono crescere, investire con sicurezza e competere lealmente, contribuendo attivamente allo sviluppo economico e sociale dell'intera Unione Europea.
Un ambiente legale solido e trasparente promuove:
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Competitività e equità: Assicurando un "livello di parità" tra tutti gli Stati membri in termini di sanzioni penali per la corruzione, l'UE mira a creare condizioni di mercato più giuste e prevedibili. Questo è vitale per le imprese, che possono operare con maggiore fiducia, sapendo che la concorrenza è basata sul merito e non su pratiche illecite.
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Fiducia e integrità: La modernizzazione del quadro anti-corruzione dell'UE mira a rafforzare la prevenzione, aumentare la consapevolezza degli impatti negativi della corruzione e stimolare una cultura dell'integrità. Questo non solo migliora la qualità della vita dei cittadini, ma rafforza anche la fiducia delle imprese negli apparati pubblici e nel sistema economico.
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Protezione degli interessi finanziari dell'UE: La protezione del bilancio dell'UE dalle frodi e dalle attività illegali (Articolo 325 TFUE è un obbligo per l'UE e i suoi Stati membri. Un'efficace protezione garantisce che i fondi europei siano utilizzati correttamente, a beneficio dell'economia reale e dei progetti di sviluppo, evitando distorsioni che potrebbero danneggiare le imprese oneste.
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Supporto allo sviluppo sostenibile e digitale: Le priorità dell'UE, come la costruzione di un futuro sostenibile, digitale e inclusivo, dipendono intrinsecamente da un robusto quadro di legalità che garantisca la trasparenza e combatta le pratiche illecite.
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3.1. Modernizzazione del Quadro anticorruzione dell'UE
Il 3 maggio 2023 la Commissione ha adottato un pacchetto anticorruzione che comprende una proposta di nuova direttiva sulla lotta alla corruzione . L'obiettivo è aggiornare e armonizzare le norme dell'UE relative alle definizioni e alle sanzioni per i reati di corruzione, al fine di garantire standard elevati contro l'intera gamma dei reati di corruzione. Il pacchetto prevede anche misure di prevenzione della corruzione, che contribuiscono a promuovere una cultura dell'integrità in cui la corruzione e l'impunità non sono tollerate.
L'insieme di misure comprende norme nuove e rafforzate che criminalizzano i reati di corruzione e armonizzano le sanzioni in tutta l'UE, nonché un regime sanzionatorio specifico della politica estera e di sicurezza comune (PESC) per contrastare gli atti gravi di corruzione in tutto il mondo. Queste nuove misure pongono un forte accento sulla prevenzione e sulla creazione di una cultura dell'integrità, in cui la corruzione non è tollerata, rafforzando al contempo gli strumenti di applicazione.
La nuova direttiva mira a:
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Intensificare la prevenzione della corruzione: Aumentando la consapevolezza dei rischi e promuovendo una cultura dell'integrità.
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Estendere le definizioni dei reati di corruzione: Andando oltre la classica concussione e includendo, ad esempio, la malversazione, il traffico di influenze, l'abuso d'ufficio, l'ostruzione della giustizia e l'illecito arricchimento legato a reati di corruzione.
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Introdurre sanzioni penali minime per garantire un trattamento uniforme negli Stati membri.
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Estendere i termini di prescrizione per perseguire i reati di corruzione.
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Garantire strumenti investigativi adeguati alle forze dell'ordine e i pubblici ministeri. Questa nuova proposta mira a sostituire e modernizzare il quadro pre-Lisbona e implementare gli obblighi internazionali previsti dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la Corruzione (UNCAC).
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3.2. Legislazione a protezione degli interessi finanziari dell'UE
Si tratta di un pilastro fondamentale della politica anticorruzione dell'UE e prevede una serie di normative rilevanti.
Per le camere di commercio, l'informazione e la formazione delle imprese su queste politiche sono fondamentali per garantire la conformità normativa e sfruttare le opportunità offerte da un mercato più regolamentato e trasparente.
La Direttiva sulla lotta contro la frode agli interessi finanziari dell'Unione mediante il diritto penale (Direttiva (UE) 2017/1371): Stabilisce norme sulle definizioni dei reati penali e delle sanzioni per frodi, corruzione e altre attività illegali che colpiscono gli interessi finanziari dell'UE.
Il Regolamento sul regime generale di condizionalità per la protezione del bilancio dell'Unione (Regolamento (UE, Euratom) 2020/2092): Consente alla Commissione di proporre al Consiglio l'imposizione di misure di bilancio agli Stati membri in cui le violazioni dei principi dello stato di diritto – inclusa la corruzione – possono incidere o rischiare seriamente di incidere sulla sana gestione finanziaria del bilancio dell'UE.
3.3. Legislazione settoriale
Diverse normative settoriali contribuiscono indirettamente ma efficacemente alla lotta alla corruzione:
Prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo (Direttive AMLD):
L’Anti-Money Laundering Package - c.d. AML package - regola la nuova disciplina in materia di Antiriciclaggio e Contrasto al Finanziamento del Terrorismo (AML/CFT). Le nuove norme entreranno in vigore gradualmente tra il 2025 e il 2029.
Il nuovo pacchetto antiriciclaggio si regge su tre pilastri:
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il Regolamento Antiriciclaggio (detto anche single rulebook) adottato dal Parlamento Europeo come Regolamento UE 2024/1624 / Anti-Money-Laundering Regulation
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la VI Direttiva Antiriciclaggio adottata dal Parlamento Europeo come Direttiva UE 2024/1640 / Anti-Money-Laundering Directive
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il Regolamento AMLA adottato dal Parlamento Europeo come Regolamento UE 2024/1620 / Anti-Money Laundering Authority.
L'AML package rappresenta la riforma europea complessiva in materia di lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo e introduce nuove norme, tra le quali, le disposizioni sulla trasparenza della titolarità effettiva e l’istituzione della nuova autorità antiriciclaggio europea.
Recupero e confisca dei beni: Le norme dell'UE mirano al recupero dei proventi di reato, inclusi i casi di corruzione, attraverso direttive e decisioni specifiche.
Protezione degli informatori (Whistleblowing Directive - Direttiva (UE) 2019/1937): Adottata nel 2019, mira ad aumentare l'individuazione della corruzione e a proteggere meglio gli informatori.
Appalti pubblici: Le norme dell'UE in questo campo sono volte a prevenire la corruzione nelle procedure di gara, garantendo trasparenza e concorrenza leale.
Lotta all'evasione fiscale: Attraverso direttive che prevedono l'assistenza reciproca per il recupero di crediti fiscali e la cooperazione amministrativa per combattere l'evasione fiscale e migliorare la trasparenza fiscale delle imprese.
4. Organismi europei
L'UE ha istituito diversi organismi competenti per rafforzare l'applicazione delle sue politiche in materia di legalità.
Procura Europea (EPPO - European Public Prosecutor's Office): Ha il mandato di condurre indagini penali e perseguire i casi di corruzione transfrontaliera. Questo è uno strumento chiave per garantire che i reati complessi che coinvolgono più Stati membri non rimangano impuniti.
Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode (OLAF - European Anti-Fraud Office): L'OLAF indaga sui casi di frode ai danni del bilancio dell'UE e sui casi di corruzione e grave inadempimento degli obblighi professionali all'interno delle istituzioni europee; elabora inoltre la politica antifrode per la Commissione europea
Autorità per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo (AMLA): è un'agenzia decentrata dell'UE che coordinerà le autorità nazionali per garantire l'applicazione corretta e coerente delle norme dell'UE. Il suo obiettivo è trasformare la vigilanza antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo (AML/CFT) nell'UE e rafforzare la cooperazione tra le unità di intelligence finanziaria (UIF).
Corte dei Conti Europea (ECA): In quanto revisore esterno indipendente dell'UE, la Corte dei conti europea tutela gli interessi dei contribuenti dell'UE. Non è dotata di poteri legali, ma opera per migliorare la gestione da parte della Commissione europea del bilancio dell'UE e riferisce sullo stato delle finanze dell'Unione. Tra le sue funzioni, segnala i casi sospetti di frode, corruzione o altra attività illegale all'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF).
5. Iniziative e Reti europee
Per le camere di commercio, strumenti e reti europee offrono risorse preziose per:
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Informare le imprese: Sulle procedure e i rischi legati alla corruzione e alle frodi.
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Facilitare la cooperazione: Con le autorità competenti in caso di sospetti illeciti.
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Contribuire a integrità e buone pratiche per il settore imprenditoriale europeo, attirando investimenti e partnership.
Cooperazione tra i paesi dell'UE nel recupero dei proventi di reato –Platform. Gli uffici europei (UE) per il recupero dei beni (EU Asset Recovery Offices - AROs) sono punti di contatto centrali nazionali che facilitano il rintracciamento a livello europeo dei beni derivanti da attività criminali.
Rete di punti di contatto contro la corruzione – CARIN Network è una rete informale di punti di contatto ed un gruppo di cooperazione che si occupa di tutti gli aspetti della confisca dei proventi di reato.
BORIS e i registri nazionali dei titolari effettivi: i registri dei titolari effettivi (UBO Register) sono obbligatori per gli Stati membri UE. Ai sensi della IV e V Direttiva Antiriciclaggio (AMLD), impongono agli Stati membri di raccogliere e rendere disponibili informazioni sulla titolarità effettiva di imprese e altri soggetti giuridici, al fine di aumentare la trasparenza e prevenire l'uso illecito di tali entità. Il sistema di interconnessione del registro dei titolari effettivi (cd. BORIS) è uno strumento per collegare i registri centrali nazionali contenenti informazioni sui titolari effettivi di società e altre persone giuridiche, trust e altri tipi di accordi giuridici. L’accesso è attraverso il Portale UE e-Justice .
6. Regole interne per le istituzioni dell'UE
L'UE stessa applica regole severe sulla prevenzione della corruzione e sulla trasparenza al suo interno. Queste includono il Registro per la trasparenza dell'UE, una banca dati contenente i "rappresentanti di interessi" (organizzazioni, associazioni, gruppi e liberi professionisti) impegnati in attività volte a influenzare le politiche e il processo decisionale dell'UE. Il suo obiettivo è quello di mostrare al pubblico quali interessi sono rappresentati a livello dell'UE, da parte di quali soggetti e per conto di chi, nonché le risorse destinate a queste attività (tra cui il sostegno finanziario, le donazioni, le sponsorizzazioni, ecc.).
1. Introduzione: legalità nell'Unione Europea
La legalità, intesa come rispetto delle leggi e delle norme, rappresenta un fondamento essenziale per lo sviluppo economico e sociale di qualsiasi società, e in modo ancor più marcato all'interno dell'Unione Europea. Per le istituzioni, le imprese e le camere di commercio europee, comprendere il quadro normativo e gli strumenti a disposizione è cruciale per operare in un ambiente trasparente e competitivo.